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Ambiente e Attività

Il Ticino e l’Isola che noi chiamiamo “Brownsea”.

Prima che venisse istituito il Parco Regionale il fiume è sempre stato un magnifico territorio di attività scout. L’acquisizione di alcuni terreni sull’Isola e sulla sponda lombarda da parte della Fondazione aveva permesso attività scout, pur in difficile coabitazione con i cacciatori e ha preservato la distruzione dell’isola perché avrebbe potuto essere destinata a cava.

La sponda lombarda, più abitata, è stata definita dal Parco zona protetta di tipo B. Oggi gli insediamenti umani nel Parco sono controllati, come pure le aree destinate alla libera riproduzione delle specie di animali presenti: lepri, conigli, uccelli vari, qualche cinghiale vagante a talvolta daini. Gli uccelli dal martin pescatore, ai fagiani, allodole, pernici e rapaci sono tornati in numero rilevante.

La Sponda piemontese è sempre stata meno abitata e ora ha diverse strutture organizzato dal Parco Regionale che ha sede alla cascina Picchetta di Cameri e che fornisce diversi spunti di visita con itinerari pedonali e ciclistici, punti ristrutturati: mulini e aree protette.

La vegetazione ha subito vari influssi di invasioni di essenze non originarie, alcune nei secoli precedenti (acacia- robinia) altre più recenti: tipi di prunus che hanno colonizzato le sponde.

Il legno da taglio periodico (ceduo) si svolge ancora ma solo con permessi e per le tipologie invadenti. La vegetazione è molto diversa tra le due sponde e l’isola.

Il Fiume è un ambiente molto dinamico. Le piene scavano nelle parti esterne e depositano quanto hanno eroso più a valle, creando anche nuovi isolotti, velocemente colonizzati da alberi d’alto fusto.

L’Isola stessa è stata quasi dimezzata dall’erosione, ma in compenso si sono creati altri isolotti con rami laterali del fiume nei momenti di piena. L’Isola Brownsea è veramente isola solo col fiume medio-alto, altrimenti è accessibile dalla parte piemontese. Solo nelle secche estive il fiume è guadabile dove per la maggiore pendenza si formano piccole rapide. Tra una rapida e l’altra vi sono dei bacini abbastanza calmi in secca.

Negli anni più piovosi i cespugli di rovi, in estate, prendono il sopravvento, mentre nelle siccità molte piante alte soccombono e il vento le sradica.

Gli insetti la facevano da padrone, ma senza più bestiame i tafani sono quasi scomparsi e il periodo critico delle zanzare si riduce a meno di un’ora a cavallo del tramonto.

La discesa del fiume medio alto è appassionate canoe o kayak anche auto costruiti con legno e tela, come spesso fatto negli ani ’80 durante i campi di specializzazione. Se il fiume è molto basso, occorre pagaiare molto e si tocca spesso sul fondo di sassi. Col fiume in piena è una vera avventura da vivere preparandosi anche con cartine fluviali adatte che mostrano le zone di pericolo.

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